La spugnetta per i piatti è spesso l’oggetto più sporco della casa e può diventare un veicolo di batteri pericolosi. Scopri come pulirla correttamente per mantenere la tua cucina igienica e proteggere la salute.
È il cuore della routine in cucina, ma può diventare un pericoloso serbatoio di batteri. Ecco come igienizzarla al meglio, con metodi semplici, economici ed efficaci.
La scena è quotidiana: piatti insaponati, stoviglie a brillare, piano cottura che torna pulito. Ma la protagonista silenziosa di questo rituale, la spugnetta, è spesso l’oggetto più sporco della casa.
Studi condotti in Europa e negli Stati Uniti hanno rilevato su spugne domestiche concentrazioni di batteri paragonabili a quelle delle superfici più critiche, con presenza di microrganismi come E. coli, Salmonella e Staphylococcus aureus. Il rischio non è teorico: una spugna contaminata può trasferire germi da un piatto all’altro, dalle superfici ai taglieri, favorendo la cross-contaminazione in particolare dopo la manipolazione di uova e carni crude.
Perché le spugne si contaminano così facilmente? Il motivo è strutturale. Umidità costante, residui organici, microcavità del materiale e temperatura ambiente creano un habitat ideale per la crescita batterica e lo sviluppo di muffe. A ciò si sommano abitudini sbagliate: lasciarla a bagno nel lavello, usarla indistintamente su tutte le superfici, non strizzarla ed esporla al sole o all’aria. La buona notizia è che con poche accortezze e cicli regolari di igienizzazione si può ridurre la carica microbica e prolungarne la vita, risparmiando e riducendo i rifiuti.
Ecco sei metodi efficaci per pulire e disinfettare la spugnetta, garantendo una cucina più igienica e sicura per tutta la famiglia.
Lavastoviglie: inserire la spugna nel cestello superiore e avviare un ciclo caldo con asciugatura (meglio se “intenso” o “sanitizing”, quando disponibile). Il passaggio 1-2 volte a settimana aiuta a ridurre significativamente i batteri. Al termine, farla asciugare all’aria in posizione verticale.
Lavatrice: in alternativa, si può lavare la spugna in lavatrice ad almeno 60°C. Inserirla in un sacchetto per il bucato per evitare che si incastri nelle guarnizioni. Evitare di mescolarla con capi delicati e preferire un detersivo completo. Dopo il ciclo, strizzare bene e lasciare asciugare completamente.
Microonde (solo spugne non metalliche e prive di parti abrasive con fili): immergere la spugna in una miscela 1:1 di acqua e aceto bianco, completamente saturata. Posizionarla in un contenitore adatto e scaldare per circa 2 minuti a potenza media-alta. Ricercatori dell’Università della Florida hanno evidenziato un’ottima riduzione della carica microbica con questo metodo. Attenzione: la spugna deve essere bagnata (una spugna asciutta può bruciare), non usare mai spugnette con elementi metallici, non lasciare incustodito l’elettrodomestico e attendere che raffreddi prima di toccarla per evitare ustioni. Dopo il trattamento, risciacquare.
Limone: un ammollo notturno in acqua calda con succo di limone svolge azione deodorante e leggermente disinfettante grazie all’acido citrico. È una soluzione naturale, utile per la manutenzione tra cicli più energici. Al mattino risciacquare e far asciugare.
Percarbonato di sodio: sciogliere un cucchiaino in una bacinella di acqua molto calda e lasciare la spugna in ammollo tutta la notte. Il percarbonato libera ossigeno attivo, rimuove untuosità e odori. Risciacquare bene prima dell’uso. Evitare di mescolarlo con acidi nella stessa soluzione, perché ne riducono l’efficacia.
Alcol denaturato: preparare una bacinella con 3/4 di acqua e 1/4 di alcol denaturato, immergere la spugna per alcune ore e poi risciacquare. Usare lontano da fiamme o fonti di calore e non inserire mai nel microonde una spugna appena trattata con alcol. L’odore svanirà dopo un accurato risciacquo e asciugatura.
Ci sono poi degli altri piccoli accorgimenti da seguire come :
Strizzare e asciugare: dopo ogni utilizzo sciacquare, strizzare con forza e riporre la spugna su un portaspugne aerato, mai nel lavello bagnato. L’asciugatura rapida è il primo “disinfettante”.
Separare per uso: dedicare spugne diverse a piatti/stoviglie, piani di lavoro e bagno, con colori o etichette per riconoscerle. Dopo aver manipolato crudo, preferire carta usa e getta o panni sanificati.
Frequenza di igienizzazione e sostituzione: igienizzare 2-3 volte a settimana se l’uso è intenso. Sostituire ogni 1-2 settimane le classiche spugne in poliuretano, prima se emanano cattivo odore persistente, sono viscide o si sbriciolano.
Con questi piccoli accorgimenti potrete garantire non solo la salubrità e la pulizia della vostra spugnetta ma anche quella della vostra intera abitazione.
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