Attenzione alla spesa: in arrivo l’Allerta Escherichia coli, scopri quali sono i cibi più a rischio di contaminazione e come evitare rischi per la tua salute e quella della tua famiglia con semplici misure di precauzione.
L’Escherichia coli rappresenta una minaccia insidiosa quando passa dall’essere un innocuo abitante dell’intestino di molti animali a un pericoloso ospite nei nostri piatti.
Questo batterio, eliminato attraverso le feci, può contaminare suolo, acqua e filiere alimentari, diventando particolarmente pericoloso con l’aumento dei consumi domestici durante le festività.
Gli esperti sottolineano che la prevenzione inizia già al supermercato, proseguendo poi con una corretta conservazione e cottura degli alimenti, essenziali per evitare infezioni.
L’Escherichia coli può contaminare gli alimenti in varie fasi: dall’allevamento alla raccolta di vegetali, dalla trasformazione fino alla cucina di casa, attraverso la contaminazione crociata. I ceppi produttori di Shiga-tossine (STEC) sono tra i più aggressivi e sono stati collegati a focolai di malattia in Europa e nel mondo.
Le autorità sanitarie pongono l’accento su alcuni alimenti particolarmente a rischio: carne macinata poco cotta, latticini non pastorizzati, verdure crude, frutta ed erbe aromatiche, succhi di frutta o verdura non pastorizzati e acqua potabile contaminata. Anche le preparazioni a base di farina poco cotte possono rappresentare un rischio se consumate crude.
I bambini piccoli, gli anziani, le donne in gravidanza e le persone con difese immunitarie compromesse sono particolarmente vulnerabili alle infezioni da E. coli. Per questi gruppi, è fondamentale evitare alimenti a rischio come latte e formaggi a latte crudo, carne macinata non ben cotta e succhi non pastorizzati.
Durante la spesa, è importante verificare che su latte, succhi e formaggi freschi sia indicato “pastorizzato”. È essenziale tenere separati nel carrello carne e verdure pronte al consumo, controllare l’integrità delle confezioni, rispettare la catena del freddo e privilegiare fornitori tracciabili.
Per prevenire la contaminazione in cucina, è cruciale l’igiene delle mani e delle superfici, una cottura sicura degli alimenti, evitare assaggi di impasti crudi, lavare accuratamente frutta e verdura e mantenere il freddo sotto controllo, impostando il frigorifero a 4 °C o meno.
Quando si mangia fuori, è importante richiedere carne ben cotta, informarsi su latte e formaggi utilizzati e preferire smoothie e centrifughe preparati con basi pastorizzate. In viaggio, è consigliabile scegliere acqua in bottiglia sigillata ed evitare ghiaccio di provenienza incerta.
Nel carrello dei più piccoli, evitare latte crudo, formaggi a latte crudo freschi o poco stagionati, germogli crudi, succhi non pastorizzati e hamburger non ben cotti. Preferire yogurt pastorizzati, frutta ben lavata e panini con ingredienti cotti.
I sintomi delle infezioni da Escherichia coli includono crampi addominali, diarrea, nausea, vomito e febbre. È fondamentale mantenere una buona idratazione e contattare il medico in presenza di segni preoccupanti come sangue nelle feci o febbre alta. Evitare l’uso di antidiarroici senza consultare un professionista sanitario.
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