I colpi di testa sono essenziali nel calcio, ma pericolosi. Lo studio che ribalta tutte le convinzioni

Chi segue il calcio sa come i colpi di testa siano fondamentali nelle azioni, in realtà sono pericolosi. Ecco da cosa nasce questa convinzione.

Gli appassionati di calcio in Italia sono tantissimi, è ancora adesso lo sport più amato, per questo chi segue con costanza le partite sa bene come siano determinanti i colpi di testa. Si tratta di un gesto tecnico che può servire a sbrogliare tante azioni, basti pensare ai calci d’angolo che possono permettere di sbloccare gare in cui il risultato sembra fermo, magari perché entrambe le squadre restano ferme in difesa.

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I colpi di testa nel calcio sono pericolosi – Albagatto.it

Non può quindi che essere importante avere nell’undici titolare giocatori che siano abili in questo, possibilmente in ogni reparto, per questo si tende a prestare attenzione a questo aspetto anche in sede di calciomercato quando si deve scegliere come rafforzare la rosa. Non può quindi che sembrare incredibile l’idea che questo modo di agire, che abbiamo visto centinaia di volte, possa essere pericoloso per la salute. E invece è quello che può accadere.

Calcio e colpi di testa: un gesto pericoloso

Ogni giocatore di calcio ha le sue caratteristiche, sono tanti quelli che sono forti nei colpi di testa, magari perché sono alti e hanno grande elevazione, per questo possono fare comodo a ogni squadra. In genere possono essere più deboli sul piano tecnico e meno spettacolari, ma l’idea di sbloccare un risultato semplicemente in questo modo li fa ritenere utilissimi.

Già da qualche tempo, però, sono in diversi a ritenere che agire in questo modo più volte possa essere dannoso per la salute dei protagonisti. Sono diversi gli studi effettuati sul tema, uno di questi è recente ed è stato pubblicato sul Jama Network Open, da cui emergono prove relative ai rischi a cui si può incorrere, anche se si gioca semplicemente a livello dilettantistico. Basterebbe quindi poco per riscontrare una modifica strutturale nel cervello e cali nelle funzioni cognitive.

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I colpi di testa danneggerebbero il cervello – Albagatto.it

Le ultime analisi hanno permesso di individuare un limite che sarebbe bene non superare. Chi va oltre la soglia dei mille colpi di testa annuali ha riscontrato cambiamenti microscopici nel cervello, con particolare interesse per la corteccia orbitofrontale, l’area situata dietro la fronte e gli occhi, cruciale per la memoria, il ragionamento e il controllo del comportamento.

Chi è protagonista di un numero maggiore di colpi di testa avrebbe un confine meno definito tra materia bianca e grigia nel cranio, cosa che fa pensare alla possibile presenza di microlesioni o alterazioni strutturali, segno evidente delle tracce che possono esserci a acausa dei diversi contatti di gioco. Non sarebbe quindi necessario andare incontro a vere commozioni cerebrali, tipiche degli scontri più accesi, per riscontrare un problema simile.

I risultati di questa analisi effettuata da alcuni professori della Columbia University fanno quindi venire alla luce un quadro che non può che essere preoccupante visto che le conseguenze possono esserci anche in chi gioca anche solo a scopo amatoriale tra amici. Questo sarebbe causato dal contraccolpo del pallone durante l’impatto, un effetto simile a un “livido interno” sul cervello, cosa che giustificherebbe i deficit a livello di memoria e apprendimento riscontrati da tanti. Forse sarebbe quindi meglio ripensare le modalità di gioco ma anche di allenamento, a beneficio di tutti.

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