La rottamazione 5 è realtà, ma non è per tutti e dà la caccia ai furbetti: chi potrà accedere

È in procinto di essere varata la rottamazione 5, che promette di regolarizzare la posizione degli italiani con il Fisco. Ecco tutte le novità in arrivo.

Sta per arrivare la rottamazione quinquies, ovvero la misura varata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) dedicata alla regolarizzazione dei debiti che i contribuenti hanno contratto con il Fisco negli anni.

Rotttamazione 5, tutte le novità per il 2026
La rottamazione 5 è realtà, ma non è per tutti e dà la caccia ai furbetti: chi potrà accedere – Albagatto.it

Tecnicamente siamo di fronte ad una forma di sanatoria fiscale, una definizione agevolata delle cartelle esattoriali. La misura ha carattere straordinario e consente ai cittadini di mettersi in regola versando solo l’importo di contributi e imposte. Da tutte le rottamazioni, compresa la 5, sono perciò esclusi gli aggi, gli interessi e le sanzioni. Non è perciò un condono totale, bensì un alleggerimento del debito. Quest’ultimo viene anche rateizzato per creare le condizioni favorevoli al pagamento.

Il Mef inserisce la rottamazione nelle Leggi di Bilancio o nelle manovre economico-finanziarie. Quando diventa ufficiale, la sanatoria viene applicata dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. L’Ader riceve le domande, calcola l’importo dovuto al Fisco, predispone i piani di rateizzazione e poi organizza la riscossione. La prima edizione della rottamazione risale al 2016. Obiettivo del governo dell’allora premier Matteo Renzi era quello di affrontare l’enorme mole di cartelle esattoriali inevase.

Rottamazione: in quattro edizioni lo Stato è riuscito a coinvolgere 8 milioni di contribuenti

Con il trascorrere degli anni la platea dei beneficiari è aumentata, così come la maggiore flessibilità nei pagamenti e la cancellazione delle sanzioni. L’ultima rottamazione, la prima varata dall’esecutivo di Giorgia Meloni, la quater, nel 2023 ha esteso i carichi fino al 30 giugno 2022. In quattro edizioni lo Stato è riuscito a coinvolgere 8 milioni di contribuenti e recuperare 38 miliardi di euro, ma restano oltre 1.100 miliardi di euro di crediti non riscossi.

Cosa si prevede per il 2026? La rottamazione quinquies, sulla quale il Mef sta lavorando in queste settimane, dovrebbe estendere la propria durata a 96 rate pagabili in un massimo di 8 anni.

Rottamazione quinquies, tutte le novità per il 2026
Rottamazione: in quattro edizioni lo Stato è riuscito a coinvolgere 8 milioni di contribuenti – Albagatto.it

Quella delle 96 rate non è però l’unica novità della quinta edizione della rottamazione. Sarà eliminata la maxi-rata iniziale prevista invece nelle precedenti versioni dalla misura del Ministero. È in discussione al Mef comunque l’opportunità di introdurre un anticipo del 5% unicamente per le cartelle superiori ai 50mila euro. Per i piccoli importi, invece, dovrebbe essere possibile un piano più breve. Nuove regole anche per quanto riguarda la decadenza, prevista a 2 rate non pagate, a differenza delle 8 odierne.

Dalla rottamazione quinques saranno esclusi i furbetti seriali, ovvero chi ha già una procedura avviata e non ha mai pagato alcunché. Nonostante questo, chi è decaduto potrà rientrare, e saranno di competenza dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione le cartelle fino al 31 dicembre 2023, presumibilmente estese di un ulteriore anno. Escluse dalla rottamazione gli aiuti di Stato da restituire, i danni erariali, le sanzioni penali. Il piano, infine, dovrà essere comunicato all’Ader entro 10 giorni dalla domanda, mentre prima il tempo era di 2 mesi.

Gestione cookie