Un vino migliore grazie all’intelligenza artificiale? Ecco come può migliorarlo

Lo sapevi che tra le applicazioni dell’intelligenza artificiale c’è quella di usarla per migliorare la qualità del vino? I risultati già si vedono.

Navigando sui social sembra che l’applicazione principale dell’IA ormai sia generare immagini e contenuti video per gli influencer. Il fine principale per cui è nata questa nuova tecnologia però è cercare di semplificare alcune mansioni e la ricerca di informazioni, come nel caso dei chatbot. Sono ormai diverse le aziende con gli algoritmi implementati nei propri sistemi di gestione.

Uomo con bicchiere di vino in mano che guarda il laptop
Un vino migliore grazie all’intelligenza artificiale? Ecco come può migliorarlo. – (albagatto.it)

Ma se non è più fantascienza avere l’IA integrata nei cicli logistici è una novità il suo impiego in un settore che richiama la tradizione più che la tecnologia. Eppure è da un po’ che si sta studiando un suo impiego per migliorare la produzione vinicola in Italia. L’idea è partita in Toscana e per vedere i primi risultati bisognerà vedere i frutti che porterà la vendemmia di quest’anno.

La cantina che ha voluto accogliere l’intelligenza artificiale nel proprio sistema di produzione fa parte delle Tenute del Cerro. Si tratta della Fattoria del Cerro, situata a Montepulciano e che vanta ben 181 ettari adibiti alla coltivazione della vite Prugnolo Gentile. Se un posto così legato alla tradizione ha colto la sfida non si può che essere curiosi.

L’impiego dell’IA durante la vendemmia

Per chi si stesse immaginando robot intenti a pigiare l’uva o a mescolare il mosto meglio sfatare subito questi miti. L’impiego dell’intelligenza artificiale non arriva neppure dentro alle cantine perché si limita alla selezione dell’uva. La novità per questa tenuta consiste in un selettore ottico che individua gli acini migliori da destinare alla produzione del vino.

ragazza con un laptop che esamina i grappoli d'uva
L’impiego dell’IA durante la vendemmia. – (albagatto.it)

Normalmente quando si raccoglie l’uva si fa affidamento all’occhio umano per classificare i grappoli, ma l’errore è sempre dietro l’angolo. Questo strumento invece ha una percentuale di successo del 90% dei parametri fissati dai tecnici di produzione. Grazie al sistema di auto-apprendimento dell’IA è possibile che la precisione riesca ad aumentare ancora.

Il selettore funziona in automatico, anche se è sempre presente un tecnico responsabile per individuare eventuali malfunzionamenti. Come ripetono i gestori della Fattoria del Cerro non si tratta di sostituire il personale, ma solo di migliorarne le prestazioni.

L’obiettivo è riuscire a ottenere solo i grappoli più sani per il vino già si sta valutando di installare un macchinario analogo in un’altra delle cantine del complesso, quella di Poderina. Da qui mancherà poco perché questa tecnologia esca dalla regione per allargarsi a quelle limitrofe.

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