Andare nei boschi a cercare castagne è un’attività autunnale diffusa, ma sei sicuro di distinguere quelle buone dalle castagne matte?
In collina e in bassa montagna nel mese di ottobre non solo brulica di fungaioli, ma di cercatori di castagne. Visto che trovare le caldarroste in giro per le sagre si fa sempre più difficile non sono pochi a valutare di farle a casa. Si possono trovare al mercato, certo, ma andare a coglierle di persona camminando tra le foglie nel fine settimana per molti è una tradizione.

A prima vista sembra una ricerca semplice visto che basta cercare le piante di castagno e cercare alla base dell’albero. Ma come chi cerca funghi deve fare attenzione alle specie velenose anche questi frutti nascondono una piccola insidia. Vale a dire rischiare di confonderle con le “castagne matte”, molto simili nell’aspetto ma che sono tossiche invece che commestibili.
Come se non bastasse anche il periodo di maturazione dei due frutti è praticamente lo stesso, all’inizio dell’autunno, ed entrambi hanno un riccio che li protegge. Solo alcuni animali però possono nutrirsene senza gravi conseguenze. Per evitare di finire al Pronto Soccorso per fortuna basta imparare a fare caso ad alcuni dettagli prima di mettere le castagne nel cestino.
I dettagli che rivelano una castagna matta
Partiamo con il precisare che anche se viene chiamata così per il suo aspetto si tratta del frutto dell’ippocastano, spesso usato come pianta ornamentale. Riuscire a distinguerlo dai castagni può già essere molto d’aiuto, e la differenza principale è l’aspetto delle foglie. Quelle dei castagni sono più piccole, allungate e dal colore verde intenso, mentre quelle dell’ippocastano sono più chiare.

Passando ai frutti, una differenza evidente si nota mettendo a confronto i ricci. Quello dell’ippocastano è liscio e verde con poche spine corte e distanziate, con all’interno un solo frutto. Le castagne invece hanno ricci irti di spine lunghe molto fitte ed è di colore marroncino. All’interno contiene più di un frutto, uniti fra loro e dalla forma triangolare.
Se si mette una castagna matta accanto a una normale si vede infatti che la prima è molto più grossa e bombata. Dato che l’ippocastano si trova spesso lungo i viali alberati e nei parchi è comune trovare le castagne matte in città. Per arrivare ai boschi di castagni invece serve andare nei boschi, a una quota inferiore ai 1.200 metri.





